Il nostro nuovo direttore Giampiero Gelindi si presenta

La Festa delle Caritas parrocchiali della Diocesi di Imola, oltre a sottolineare l'importanza delle realtà parrocchiali («è la Chiesa, l'estremo lembo della Carità di Cristo») è stata l'occasione per salutare l'inizio del mandato quinquennale del nuovo direttore della Caritas diocesana, Giampiero Gelindi. Imolese, 53 anni, parrocchiano di Croce Coperta, ha una lunga esperienza in ambito educativo (con una particolare attenzione alle fragilità legate alle dipendenze) tra Solco, Seacoop e la comunità Il sorriso. Ha conosciuto la Caritas «nel 1998, durante il servizio civile, quando il direttore era don Tarcisio Foresti - spiega -. Fondamentale nel nostro agire è l'incontro con l'altro».

«L'opera fondamentale di chi opera in Caritas è accogliere l'altro - spiega Gelindi -. A prescindere dalla sua storia lo dobbiamo accogliere, lo dobbiamo ascoltare, lo dobbiamo aiutare, educandolo e accompagnandolo in un percorso verso l'indipendenza. La Caritas non è assistenzialismo, altrimenti basterebbe mettere un bancomat fuori dalla nostra sede. Essere operatori della carità è rendere la persona protagonista della propria vita».

Nella foto Isolapress, da sinistra: don Walter Giberti, delegato vescovile per la Carità, Bruno Timoncini, vicedirettore Caritas, il vescovo Mosciatti e il direttore Giampiero Gelindi

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«La Caritas non è assistenzialismo, è rendere la persona protagonista della propria vita»